giovedì 23 aprile 2009

BABBO NATALE E' UN FOTTUTO SIONISTA

"Babbo Natale veste di rosso come i colori della coka cola (non di quella zero e nemmeno di quella light). Babbo Natale fa la pubblicità natalizia della coka cola.
La coka cola è un'invenzione americana.La ricetta dei segretissimi ingredienti di questa bibita furono collaudati da ebrei americani. Insomma gli inventori della coka cola sono ebrei.La coka cola è ebrea. Tutto il mondo conosce e beve coka cola. Il mondo è per l'ennesima volta in mano agli ebrei. Gli ebrei conservano la ricetta in una cassaforte a Fort Nox così nessuno gliela ruba e possono rimanere i padroni incontrastati del mondo e i fautori massimi della globalizzazione. Babbo Natale che veste con i colori della coka cola è anche lui un modello esportato in Europa e nel mondo dagli ebrei. Anke Babbo Natale è globale. E fa la publicità della coka cola. Tutto porta. Gli ebrei hanno la sorte dell'umanità nelle loro mani..."

da Stralci di Conversazioni tra Studenti Pavesi orecchiate al bar universitario....

e come disse Bukowski...la gente è lo spettacolo più bello del mondo, e non devi neanche pagare per assistervi...

venerdì 17 aprile 2009

ROSSOAZZURRO

avevo un telefono in camera ke non funzionava, e due posacenere uno rosso e l altro azzurro. rossoazzurrorossoazzurroazzurrorossorossoazzurro. non sapendo quale scegliere li tenni entrambi, uno accanto al letto e l altro sulla scrivania.
i cani ke abbaiano rendono tutto più difficile. è il vento ke li disturba, perkè il vento raccoglie suoni da tutte le parti e li mischia e i cani si innervosiscono. il loro udito non è come il nostro.
adesso è venerdì sera. venerdì 17 per la precisione. un venerdì di vento.
se guardi fuori vedi il buio
eheheh...anke se guardo dentro.
c'era una volta in cui la mia camera non era così. innanzitutto il telefono funzionava e i posacenere non erano due e non erano nè rosso nè azzurro.
una volta c'era la scrivania lunga adiacente al muro sulla quale facevo finta di studiare e invece leggevo "Le porte di fuoco" di Steven Pressfield. La storia romanzata della battaglia delle Termopili, se non mi ricordo male.
Morirono tutti gli spartani, ki con le budella di fuori, ki con un okkio a penzoloni ki vide morire il proprio figlio ki vide morire la propria vita.
A me i racconti di guerra facevano impazzire. adesso non ne leggo quasi più. erano belli quei romanzi, avvincenti, disperati, non staccavo gli occhi dalle pagine nemmeno al mare, nemmeno se faceva caldo e le amike mi kiamavano per fare il bagno. perkè il contrasto fra la normandia e porto recanati strideva e io me le rovinavo un po' quelle giornate estive.
e c era il soldato ke era un eroe o forse era un vile, e l eroe magari si pisciava addosso mentre il vigliacco gli bendava il torace,e magari si affrontavano in duelli corpo a corpo o forse con le mitragliatrici e i cannoni, e piangevano o gridavano o pregavano oppure svenivano, fattostà ke quello ke realmente mi colpiva era proprio questo. ciò ke esce dall essere umano. la bestialità e l umanità(non intesi come difetto e pregio)la situazione estrema. il dramma e la disperazione totali. il mondo ke ti implode dentro e fuori. la lotta per la sopravvivenza la ferocia lo sporco il sangue rappreso il sudore. ki della morte non ha più paura, ki invece si attacca all ultimo respiro. l essere umano e la sua lotta. non è facile spiegare. io mi commuovevo e di tradurre versioni dimmerda non me ne andava proprio. ki sarei stata io li in mezzo? cosa avrebbe fatto il mio corpo?
Però l'antica grecia l ho sempre ammirata. una società ke mi ha sempre attratto.
rossoazzurroazzurrorosso? i miei due posaceneri e il laptop.
il telefono ke non funziona.
il buio fuori
ma è più scuro quello dentro.

sabato 4 aprile 2009

MITOLOGIA GRECA

Ey viola? Ka horahelba?
niente. mi faccio ascoltare dalla musica.
tetua dabà dé...
still not so strong...

e tu Orfeo cazzo, perkè ti sei girato?!
ti avevano detto di non farlo. era l unica cosa ke non avresti dovuto fare. l unica.
e invece ti sei girato.
hai attraversato l'inferno,cristo, nessuno torna su dal regno dei morti. li avevi convinti tutti, ad uno ad uno erano caduti ai tuoi piedi. non dovevi far altro ke inseguire la luce e camminare veloce. lo sapevi ke era dietro di te. ke sussurrava ke aspettando un attimo avresti ottenuto l infinito. e invece hai scazzato. non ci sono parole.
eppur io ti capisco gran coglione ke sei. anke io mi sarei girata afferrando nient altro ke aria.
era alla tue spalle così tanto vicino, come fare a non voltarsi? come fare a non aver timore ke la sua ombra si perda nelle tenebre. sciocco solo sciocco ti comprendo.
ti hanno ucciso le sacerdotesse ubriake.
ti hanno fatto a pezzi. per metà mangiato e per metà gettato nel fiume.
ti avevano offerto un festino orgiastico e tu invece a piangere e rifiutare. si sono offese. dovevi aspettartelo. suonavi così bene. loro così seducenti si aspettavano in dono la tua arte. non certo un rifiuto. e ti sei fatto ammazzare solo per poterla piangere a vita.
eppure Orfeo, come fare a biasimarti. hai fatto la stronzata ke nessuno avrebbe osato. nessuno avrebbe osato perdere tutto per un gesto avventato, per uno sguardo ke dura un lamento un saluto un addio.
per non resisterle l'hai perduta.
l hai fatta morire per la seconda volta.
e sei morto anke tu.
il gesto più alto è il tuo.

giovedì 2 aprile 2009

P COME...

aggiorniamo sto blog
troppe bozze non si può no no no....

sotto la pioggia
con il freddo
senza giakka
andare in bicicletta...
porca vakka.

a Pavia Piove Porca Puttana.
quei due giorni di sole e maglietta a manike corte e fiorellini sugli alberi erano solo una finta. "guarda cosa sarebbe stato, ma zitto taci vai in aula studio coi capelli bagnati"
sta pioggia indecisa....valla a capire scende un poco fina fina, poi si ferma ci ripensa e torna giù più fina di prima. piange poi smette e poi torna a piangere.

giustappunto pensavo.
ai posti del mondo dedikiamo entusiastici racconti, descrizioni da paura, fortografie toccanti e avventure mozzafiato.
Pavia io ti dedico un elenco. un elenco semestrale di te attraverso me.

- a pavia i taxi non ci sono dopo mezzanotte, nemmeno in stazione
- a pavia il radiotaxi è in pausa da mezzanotte fino alle sette di mattina
- la nebbia ama pavia, probabilmente si tratta di amore corrisposto
- a pavia le strade sono fatte di pallini di pietra ke sono simili ai sanpietrini
ma molto più stronzi, dunque non puoi indossare scarpe con i takki, devi andare
in bici consapevolmente, e avere delle buone suole
- a pavia la mensa universitaria costa uguale sia per gli studenti ke per kiunque
altro
- a pavia conosco 2 bar dove va abitualmente le gente il Ponte ke sta davanti al ponte coperto e il Safarà ke si trova 100 metri prima e fa cagare
- al Manà ci vai per fare aperitivo se bekki il posto ma mangi tanto e spendi altrettanto
- Radio Aut l'hanno kiuso. se kiedi alla gente il perkè ti annoi prima ke arrivi la risposta
- a pavia c'è un centrino socialino minuscolo e si kiama il Barattolo. sineramente non mi interessa per un cazzo di sapere a quale fede politica appartengano i gestori, so solo ke le prendono sempre dai testarasata
- in aula studio di scienze politike ci sta il riscaldamento la connessione wi-fi il distributore di caffè quello di bevande e quello di porkerie quindi mi ci trovo bene, ah kiude alle 23...
- a pavia i professori universitari ti vogliono bene, ma ho paura ke sia solo una fregatura
- il baretto dell università ha le tazzine e le bustine di zukkero con lo stemma universitario
- a pavia abito vicino ad un castello bellino, ma non ci sono mai entrata
- delle vie di pavia conosco Strada Nova quella di casa mia e come andare alla stazione, le altre faccio solo finta di conoscerle
- se ti perdi a pavia non ti preoccupare fai 5 minuti di camminata in qualsiasi direzione e arrivi a casa
- a pavia passa il ticino, ke è un affluente del po
- a pavia la palestra di thai mi sta un po' sul kazzo, ma è colpa mia, però non allena per le gare vere e quindi è colpa sua
- a pavia c'è una via dove puoi parkeggiare la makkina aggratis e la puoi tenere per quanto vuoi
- a pavia è pieno di universitari, tutti ke tornano a casa per il week end
- a pavia il bere il mangiare il divertirsi la cultura costano troppo
- a pavia l edicola e il fruttivendolo e la tabakkeria e la farmacia e la copisteria, insomma la maggior parte delle attività fa pausa pranzo di due ore e kiude alle 18.30
- a pavia ci sta un ristorante greco uno libico uno cinese il kebabbaro e il mekki
- a pavia ci sono i pazzi
- a casa mia, che sta a pavia gli infissi sono dei primi anni del novecento e si muore dal freddo e non c'è internet
- i pavesi non riesco a capire se siano stronzi cagoni o meno, non me l hanno dimostrato, pittosto indifferenti
- a pavia dicono ke a primavera si sta bene ed è bello e ci si diverte e d'estate pure se sopravvivi alle zanzare
- pavia sta a venti minuti da milano, in treno puoi anke non pagare il biglietto
- pavia sta al nord, ma comunque lontano dalle montagne
- a pavia si dice wwee figa, oppure bella zio
- pavia in antico era papia cioè la città dei papi
- pavia è piccola ma ha tanti di quei comuni a suo capo ke non me ne capacito
- pavia almeno è bellina e ci sono le fontanelle d acqua potabile in giro
- a pavia ci finisci per caso, per studio, per scienze politike per il cinese, per non rimanere a bologna, perkè se non era pavia era qualkosa d'altro e invece è pavia, la città dei papi....