venerdì 17 aprile 2009

ROSSOAZZURRO

avevo un telefono in camera ke non funzionava, e due posacenere uno rosso e l altro azzurro. rossoazzurrorossoazzurroazzurrorossorossoazzurro. non sapendo quale scegliere li tenni entrambi, uno accanto al letto e l altro sulla scrivania.
i cani ke abbaiano rendono tutto più difficile. è il vento ke li disturba, perkè il vento raccoglie suoni da tutte le parti e li mischia e i cani si innervosiscono. il loro udito non è come il nostro.
adesso è venerdì sera. venerdì 17 per la precisione. un venerdì di vento.
se guardi fuori vedi il buio
eheheh...anke se guardo dentro.
c'era una volta in cui la mia camera non era così. innanzitutto il telefono funzionava e i posacenere non erano due e non erano nè rosso nè azzurro.
una volta c'era la scrivania lunga adiacente al muro sulla quale facevo finta di studiare e invece leggevo "Le porte di fuoco" di Steven Pressfield. La storia romanzata della battaglia delle Termopili, se non mi ricordo male.
Morirono tutti gli spartani, ki con le budella di fuori, ki con un okkio a penzoloni ki vide morire il proprio figlio ki vide morire la propria vita.
A me i racconti di guerra facevano impazzire. adesso non ne leggo quasi più. erano belli quei romanzi, avvincenti, disperati, non staccavo gli occhi dalle pagine nemmeno al mare, nemmeno se faceva caldo e le amike mi kiamavano per fare il bagno. perkè il contrasto fra la normandia e porto recanati strideva e io me le rovinavo un po' quelle giornate estive.
e c era il soldato ke era un eroe o forse era un vile, e l eroe magari si pisciava addosso mentre il vigliacco gli bendava il torace,e magari si affrontavano in duelli corpo a corpo o forse con le mitragliatrici e i cannoni, e piangevano o gridavano o pregavano oppure svenivano, fattostà ke quello ke realmente mi colpiva era proprio questo. ciò ke esce dall essere umano. la bestialità e l umanità(non intesi come difetto e pregio)la situazione estrema. il dramma e la disperazione totali. il mondo ke ti implode dentro e fuori. la lotta per la sopravvivenza la ferocia lo sporco il sangue rappreso il sudore. ki della morte non ha più paura, ki invece si attacca all ultimo respiro. l essere umano e la sua lotta. non è facile spiegare. io mi commuovevo e di tradurre versioni dimmerda non me ne andava proprio. ki sarei stata io li in mezzo? cosa avrebbe fatto il mio corpo?
Però l'antica grecia l ho sempre ammirata. una società ke mi ha sempre attratto.
rossoazzurroazzurrorosso? i miei due posaceneri e il laptop.
il telefono ke non funziona.
il buio fuori
ma è più scuro quello dentro.

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