giovedì 5 agosto 2010

quando il computer puzza. e l'acqua entra addirittura dagli infissi.

una sera essendo preda della piu' profonda e travolgente disperazione alzasti gli occhi e per caso puntasti la luna. e per questa travolgente disperazione sentisti l insopprimibile necessita' di supplicare. non essendoci nessun dio all'infuori di questo mondo rotondo fissasti la luna e decidesti ke avresti supplicato lei. perke' in fondo a qualke entita' ti devi appoggiare. perche' se dio non esiste, almeno esiste la luna. all'incirca una settimana fa camminavi fra l'acqua e i mattoni, alzasti lo sguardo ke il cielo era troppo lucido per essere notturno. e fissasti la luna, prima uno sguardo scientifico, poi un' occhiata perplessa, un' attimo di stallo. ti girasti ad osservare le sagome della notte, in particolare una. poi rivolgesti il muso all' aria. cazzo, non ti ho mai ringraziata luna. pensasti. ti supplicai e dimenticai di dirti almeno un grazie. ecco perke' quell'attimo di stallo.capisti. in fondo dovevi qualcosa. non ha poi troppa importanza il prima o dopo, lei aspetta comunque, da milioni di anni e avrebbe aspettato. ma in fondo dovevi qualkosa. ti accorgesti di avere una birretta in mano. un accenno di brindisi alla luna come da uomo a uomo o da donna a donna. un accenno di sorriso con gli occhi eppoi continuasti la tua passeggiata fra l acqua ed i mattoni.

Nessun commento: