giovedì 1 ottobre 2009

FROZEN PIE AND FUCK OFF

vado a giorni alterni. e oggi si è proprio il giorno alterno.
ventiquattrore senza aprire bokka, l unico suono ke ho pronunciato è stato un aborto di sorry senza le erre. l ho detto a me stessa giusto per capire se le corde vocali rispondevano ancora, esito negativo. continuo a ripetervi miei cari ke domani è il primo giorno del resto delle vostre vite e invece voi avete la tendenza a dimenticarlo.
ho speso un'ora al supermercato. un'ora per comprarmi la cena. sto attraversando una fase di involuzione decisionale vagando fra le corsie di cibi e detersivi con un okkio impegnato e l altro rassegnato. dieci minuti buoni davanti ai cereali ke poi non compro.
un tizio dalla cannottiera viola e okkiali da sole mi passa davanti parlando al cellulare e mangiandosi un fungo crudo bianco, un ragazzo a braccetto con una ragazza mi fissa poi mi dice hello poi mi fissa e continuando a fissarmi mi raccomanda di avere un lovely day, pekkato ke siano le sette di sera e pesco un sakketto di formaggio spezzettato. il resto vien da se forzatamente, 8 passion fruits, mezzo frutto arancione con semini neri ke non so ke cosa sia, un sorbetto gusto passion fruit, pesto, scaglie di formaggio. domani sarà una spesa migliore.
sarà ke ho sognato il terremoto e anke un mostro. sarà ke i sogni non d'oro mi fanno incazzare. sarà ke quando le lascio uno spiraglio aperto la pigrizia prende il sopravvento e mi mangia viva. sciopero del silenzio perkè voglio un mondo più acido. perkè ki sorride è morto.

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