lunedì 24 maggio 2010

ho saputo ke a parigi la cappella sistina sta prendendo fuoco. sono stata avvertita da una cabina telefonica. in fondo sono presa male, si mi dispiace lo ammetto, dopo le banlieues rigorosamente la sisitina, perfetta come in cartolina. e adesso mi immagino tutti quei cezanne e gauguin divorati da un giallo troppo rosso per essere acquarello. e adesso allora non mi rimane ke rimproverare l essere umano per aver invento le fiamme, ke senza di esse parigi sarebbe ancora la graziosa capitale cilena ke tutti hanno sempre stimato.
sacre bleu ke botta. se solo non avessi risposto a quella cabina telefonica probabilmente avrei continuato a mangiare il mio sandwich cinese, magari mi sarei appoggiata al muro con lo stivale, avrei guardato in alto poi a destra e sinistra, avrei visto la pioggia riversarsi sui passanti. poi sicuro avrei tirato su col naso e avrei tirato giu le manike. con passo civile ma lento avrei kiamato l ascensore e aperto la finestra.

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