venerdì 3 febbraio 2012

LA LIRICA DELLA MORTE

la morte e' una cosa che serve per farti fermare e pensare. fortuna le pompe funebri che ti aiutano loro. la morte in questo caso e' arrivata per telefono. anche la soluzione e' arrivata per telefono. le pompe funebri fanno tutto. ti chiedono i dati del defunto, che loro sanno già' che e' defunto, e se vuoi la mattina dopo e' già dentro il suo letto di legno pronto per il viaggio nella terra di tutti. bisogna sbrigarsi che poi il morto puzza. bisogna vestirlo, chiamare il cimitero, volete la messa? no. volete la croce sulla bara? no. volete i manifesti? si. volete il loculo al 17esimo piano in marmo grattugiato?no. perfetto. il tempo di un viaggio al nord e la defunta e' sul letto di casa con le dita incrociate ed un rosario che va prontamente levato. ma nessuno ancora si e' fermato e ha pensato. perché' bisogna chiamare la gente. forse perché' e' giusto che la gente sappia che la persona che c'era, adesso non c'e' più'. bisogna trovare il numero dei familiari in equador, bisogna avvertire l'ANPI, bisogna chiamare al lavoro che non si può' andare, bisogna aspettare la figlia che prende l'aereo da tel'aviv. e poi la casa. e adesso con l'affitto? e la badante? e puccio? e tutta la roba in casa. e poi c'e' il conto in banca, togli via tutto prima che blocchino tutto. servono le fotocopie e gli stati di famiglia. il telefono squilla, il cane abbaia. la gente viene a vedere il morto. gente vecchia vede gente vecchia morta. gente vecchia vede la propria vita andarsene nei corpi altrui. il medico legale deve provare ad immaginare cosa abbia fatto fermare il cuore. un ictus? infarto? o ha solo smesso di respirare. ha solo smesso di respirare. la morte più' dolce. dormire e non svegliarsi più' per l'infinita' dell'infinita' dei tempi.

e ancora non ci si sofferma a pensare, troppa burocrazia, troppe cose da decidere.subito. il funerale arriva due giorni dopo. le pompe funebri pensano loro a tutto, anche alle cose più' difficili, come far uscire la bara dalla porta. sono giovani garzoni vestiti bene. sono pratici veloci e delicati nei gesti. fanno in fretta, forse ci sono altri morti che aspettano. anzi, i morti non aspettano, i parenti si. al cimitero chi va in cremazione, non va in cremazione, va in una sala piena di bare con i post-it sopra. nome-data-cremazione. perché' il corpo non lo bruciano subito, bisogna attendere giorni forse settimane. evidentemente i forni funzionano a giorni, oppure vengono attivati ogni tot numero. a me pare una cosa brutta ed evitabile. non credo sia giusto lasciare tante bare immagazzinate così'. insomma non e' questione di religiosità' ne' forse di rispetto, ma di romanticismo.


comunque sia. adesso che nevica e siam bloccati a casa. forse adesso c'e' un po' di tempo. un po' di tempo per fermarsi. e riflettere. e per fortuna le pompe funebri.

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