venerdì 29 gennaio 2010

SKIFO E VOMITO

I 40 gradi si sentono forti e kiari. Sudi se stai fermo, sudi se ti fai la doccia. Sudi l'anima. A Caboolture ci sono arrivata nella maniera piu' sfigata possibile, con la promessa di un lavoro mi ritrovo nella campagna nei dintorni di Brisbane. Arrivo all'ostello, che ostello non e', ma una casa sfondata e disperata. Doc e' un vecchio enorme lardoso con un dente in bocca e un mese di vita davanti a se'. Doc ha la barba lunga e ingiallita dal fumo, la camicia slacciata dalla quale si fa prepotentemente strada una panza trigemellare talmente unta e sudata che tra i vari peli si possono osservare scontrini, pezzi di carta e oggetti ormai irriconoscibili chissa' da quanto tempo depositati su quel monte di grasso. Probabilmente quel corpo avra' creato un habitat perfetto per forme di vita parassitarie. Skifo e vomito. Se qualcuno mai volesse scrivere una canzone su di lui questo sarebbe il titolo. Skifo e vomito. A rendere il tutto ancora piu' disgustoso sono i versi che emette; un maiale grugnirebbe con piu' delicatezza anche se si fumasse 2 pacchetti di marlboro alla menta al giorno. L'abrutimento dell'essere umano e' una cosa tanto spaventosa da osservare. E lo spavento si trasforma in terrore quando ti rendi conto che quella persona e' il tuo supposto datore di lavoro, colui che ti disse "...fra un'ora inizi a lavorare, prendi sto foglio e fai un paio di telefonate..." Essere fregati non e' mai piacevole, soprattutto per il fatto che non puoi fare a meno di sentirti stupido, come se la colpa dell'essere stato preso per il culo sia in qualche modo tua, perche' sei troppo ingenuo o rincoglionito. Ma essere fregati da un uomo con un dente e l'immondizia appiccicata alla pancia e' davvero tanto ma tanto angosciante.

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